Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 2 gennaio 2019

Umberto SABA . Cinque poesie sul gioco del calcio

Umberto Saba non era un appassionato di calcio. Queste liriche famose nascono da un biglietto donato da un amico, che non poendo recarsi a un Triestina - Ambrosiana (con quest'ultima favoritissima) "costrinse" il poeta allo stadio, complice anche una bella giornata di sole e l'entusiasmo dei familiari.
L'esperienza di quella giornata fu vivissima, anche se la partita si concluse sullo zero a zero ("nessuna offesa varcava la porta"). Saba si recò poi a una partita infrasettimanale del Padova, anche in questo caso la squadra che non aveva i favori del pronostico. Pochi gli spettatori: "piaceva/essere così pochi intirizziti/uniti,/come ultimi uomini su un monte,/a guardare di là l’ultima gara.". Ma fu vittoria a sorpresa, e fu quella partita a suggerire al poeta le famose immagini dei due portieri che in tanti abbiamo imparato a scuola... (e che buona parte della critica letteraria giudica con disprezzo, ma che restano versi bellissimi, per chi scrive...).
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