Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

domenica 2 dicembre 2018

Letture. Fuori dai giochi

Quindici racconti, una poesia sul football, un ricordo di Princeton – patria della squadra dei Tigers – e un divertente profilo autobiografico in cui l’autore collega l’origine della propria carriera letteraria a una débâcle sul campo.
Fuori dai giochi raccoglie per la prima volta in un unico volume i testi sportivi (compresi cinque inediti in Italia) che punteggiano la carriera di F. Scott Fitzgerald, confermando la sua inesauribile capacità di interpretare il proprio tempo. Atleta mancato, Fitzgerald ricavò dalle sfide e dai giocatori che aveva ammirato spunti e personaggi per la sua narrativa. E così dalle pagine di questa antologia emergono le forme e i corpi, di volta in volta esuberanti o imbolsiti, di campioni universitari, tifosi, caddie, nuotatrici e trapezisti, ma anche di ballerine, pianisti, impresari, stelle del cinema, che compongono il ritratto di una generazione in perenne attesa di un effimero stato di grazia, in una società febbrile travolta dall’ottimismo sfrenato degli anni Venti e poi dalla cupa depressione del decennio successivo. Dagli scritti giovanili, dedicati principalmente al football, fino a quelli della maturità – scrive Sara Antonelli nella postfazione –, Fitzgerald non ha mai smesso di scrivere di sport, che grazie alla penna di un autore ormai leggendario si trasforma in un «prisma attraverso cui raccontare l’America e i suoi eroi».
Letture. Fuori dai giochi
di F. Scott Fitzgerald edizione 66thand2nd

Nessun commento: