Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

venerdì 5 ottobre 2018

Letture. Uccidi Paul Breitner. Frammenti di un discorso sul pallone

Da Eric Cantona a Paul  Breitner, da Roberto Baggio a Robin Friday, da Rinus Michels a Helenio Herrera, da Bill Shankly ad Arrigo Sacchi: il libro Uccidi Paul Breitner di  Luca Pisapia attraversa il calcio degli ultimi cento anni con grande leggerezza e invidiabile conoscenza. Ma non è un libro sul calcio. È un libro sul potere, sull’economia, sui mezzi d’informazione che del calcio si servono.
Intorno a tre mondiali – Argentina ’78, Stati Uniti ’94 e Brasile  2014 – sviluppa un racconto con la forza di un vero e proprio romanzo dove s’incrociano elementi di finzione e la cruda realtà di uno sport nato con il capitalismo ma intriso di cultura proletaria, strumento di dittature sanguinarie come il fascismo italiano e il regime dei generali argentini, ma anche palestra di tanti rivoluzionari. Incontriamo torturatori nazisti e terroristi dell’estrema sinistra tedesca, quelli della Raf; incontriamo il fascino eterno del calcio, spazio di estro e di libertà, ma anche la sua forza come moderno oppio dei popoli. Una lettura tanto preziosa quanto divertente non solo per i patiti del pallone, ma anche per chi è interessato a sapere di più sugli strumenti, spesso subdoli, impiegati dal potere politico ed economico.
Luca Pisapia
Uccidi Paul Breitner. Frammenti di un discorso sul pallone
Edizioni Alegre, 288 pagine,  
16 euro
(recensione a cura di Michael Braun del quotidiano berlinese Die Tageszeitung pubblicata su Internazionale 1275)

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