Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

venerdì 1 giugno 2018

Sport e cultura sfidano la mafia. Le Olimpiadi della Legalità di San Luca (RC)

San Luca è un comune della provincia di Reggio Calabria di neanche 4000 anime. È considerato il cuore della ‘Ndrangheta calabrese, teatro della tristemente famosa “Faida di San Luca” ed è commissariato da circa due anni. In questo scenario così complicato, cittadini e organizzazioni della società civile hanno trovato la forza e il coraggio di reagire e guardare avanti.
A partire dai più giovani, i ragazzi che vanno a scuola. Così l’anno scorso è nato il progetto “olimpiadi della legalità” che mette insieme un bel parterre di organizzazioni: Auser Calabria, Auser “noi ci siamo” di Bovalino, la Cgil, l’Istituto Comprensivo di San Luca, il Comune, l’Associazione Nazionale Calciatori.
Sul campo dello stadio comunale di San Luca ragazzi dai 7 ai 13 anni, non solo giocano a calcio ma si sperimentano in un vero e proprio percorso educativo-sportivo dove al centro c’è la legalità e la tutela della salute. Si corre, si suda, si palleggia, ci si diverte ma soprattutto si impara a stare insieme e a rispettare le regole. Un mix virtuoso e positivo di educazione sportiva, inclusione sociale ed etica. Per il secondo anno consecutivo, nei mesi di maggio e giugno, circa 150 ragazzi e ragazze delle scuole di San Luca trasformano l’atmosfera del paese in cui vivono. La rivoluzionano. Perché queste “olimpiadi della legalità” sono una cosa seria.
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