Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

giovedì 17 maggio 2018

Sclerosi multipla e sport: si può, senza esclusioni

A volte basta poco per eliminare i pregiudizi. Come alcuni che riguardano la sclerosi multipla. Perché anche con le condizioni che derivano si può essere grandi atleti o comunque praticare sport. Si potrebbero portare centinaia di esempi, non solo nel mondo paralimpico.
Sara Morganti, una delle migliori nel mondo nell’equitazione, e Nadia Fario, azzurra di tiro a segno, hanno partecipato alla Paralimpiade di Rio. Sara ha scoperto di avere la SM quando aveva 19 anni: “Montavo da quando ne avevo 13. Provai a smettere, ma la situazione mica migliorava. E ho ripreso”. Nadia aveva già superato i 40 quando le è stata diagnosticata. Cominciò a fare volontariato al Millenium, la squadra di basket in carrozzina di Padova. Trovò l’amore e un nuovo sport: “Ivano aveva partecipato a Paralimpiadi e mi fece conoscere il tiro a segno”. Tira in carrozzina ed è fra le più brave al mondo.  Sara e Nadia sono due atlete ai massimi livelli dello sport paralimpico, ma gli esempi non si fermano a questo ambito.
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