Le donne vincono le medaglie, salvano le Olimpiadi, le tesserate sono molto di più dei tesserati. Ma nella dirigenza sportiva ci sono solo uomini. Età media 59 anni
Sorelle d'Italia, as usual, che salvano l'Italia. Senza le ragazze dello sci, dello snowbord, dei pattini il medagliere italiano al ritorno da Pyong Yang sarebbe una cosa tristissima, anzi non ci sarebbe proprio: un solo argento e quattro bronzi maschili (due dei quali peraltro presi da squadre miste). Che cosa aspetta il Coni, che cosa aspettano le federazioni, che cosa aspetta l'organizzazione sportiva tutta a dare un riconoscimento sostanziale alla vitalità del nostro sport femminile? Perché le donne portano a casa medaglie che commuovono – tre ori, fra i quali Sofia Goggia, prima sul podio della discesa libera dai tempi di Zeno Colò – ma non c'è una donna una che diriga una Federazione sportiva italiana (0 su 45), non una tra i nostri rappresentanti al Cio (0 su 3), solo due (su 19) in Giunta nazionale Coni, solo otto su 70 nel Consiglio Nazionale Coni?
- continua su http://www.linkiesta.it/it/article/2018/02/26/olimpiadi-litalia-salvata-dalle-donne-e-peccato-che-lo-sport-sia-in-ma/37246/
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