Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 30 novembre 2016

Il diritto dei bambini e ragazzi allo sport

A novembre si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. È infatti il 20 Novembre del 1989 che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata in Italia nel 1991.
Si tratta di una data importante, come importanti sono i diritti elencati nei 54 articoli del documento: i bambini hanno diritto alla vita, ad avere un nome, alla salute, allo studio, al gioco…ricordarsene sembra banale: tutti dovremmo conoscere questi principi, per metterli in atto e difenderli ogni giorno.
Quando la Convenzione è stata redatta e ratificata nel nostro paese, mi trovavo nel cuore della mia infanzia: ricordo gli spot del Telefono Azzurro, gli adesivi (uno per ogni diritto) che ci diedero a scuola e che attaccai con cura sul mio diario, accanto a quelli dei personaggi dei cartoni animati. Ricordo i cartelloni colorati che la maestra appese alle pareti dell’aula, dopo averli commentati uno per uno. Non potrei mai dimenticarmi di quell’evento, della nascita e dell’esistenza di quei diritti che sentivo così profondamente dedicati a me. Il diritto di avere una famiglia, di avere un nome, di essere protetto. Tutto ciò che mi sembrava banale e ovvio era in realtà una conquista. C’erano bambini come me, nel mondo, che non vedevano riconosciuti quei diritti. Tutto acquistò un peso diverso, il diritto di esprimermi, di dire la mia, di tornare ogni giorno in una casa piena di persone care e amore, dove mi sentivo protetta, dove i miei bisogni era accolti. Persino il solo fatto di chiamarmi “Luana” diventò qualcosa di speciale, di cui essere fiera, felice e grata.
Tutti dovremmo essere informati riguardo alla Convenzione, soprattutto coloro che ogni giorno lavorano e interagiscono con bambini e adolescenti. E in particolare tutti coloro che lavorano con i bambini in ambito sportivo dovrebbero conoscere la sua “costola”: la Carta dei Diritti dei Ragazzi allo Sport, redatta dalla commissione al tempo libero della stessa ONU, a distanza di soli 2 anni.
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