
Novanta anni fa, nel maggio del 1926, il campo da gioco dell'Oratorio di s.Pietro fu consacrato e benedetto da S.E. il cardinale Pietro Gasparri, Segretario di Stato del Vaticano. Un campo adiacente a un Oratorio voluto espressamente da papa Pio XI "per l'istruzione cristiana della gioventù romana", come recita l'iscrizione latina di una medaglia fatta coniare per l'occasione.
I Cavalieri di Colombo, organizzazione filantropica al servizio della Chiesa, di origine statunitense che data dal 1882, hanno sempre affrontato le spese per la conduzione dell'impianto, e la struttura, leggermente spostata rispetto allo spazio occupato negli anni '20, prosegue la tradizione di Oratorio per la cura fisica e spirituale della gioventù, come lo stesso papa Paolo VI tenne a precisare e a confermare nel giorno di SS. Pietro e Paolo del 1968, quando i campi dell'Oratorio papale inaugurarono la loro nuova sede costruita grazie all'intervento del Vaticano stesso. Dunque il campo sportivo petrino rappresenta una tappa miliare nella storia dello sport cattolico, sede di società di nuoto, calcio e basket. Quest'ultimo ha riscosso i maggiori successi, probabilmente per la sua forte tradizione (inutile ricordare che il basket per gli americani è uno sport più popolare e diffuso del calcio e quindi ha sempre avuto grande slancio e sostegno nell'Oratorio). A seguito di una cattiva recente gestione della struttura, ora sembra tutto finire. I campi , le palestre, le aule e forse anche la cappella, andranno in affitto alla Roma calcio. Tra americani (i Cavalieri di Colombo e Pallotta) pare si siano accordati, del resto gli stessi corsi di catechismo erano stati bruscamente chiusi mesi fa. Riuscirà il Csi, movimento sportivo di ispirazione cattolica, a bloccare la manovra per permettere che la struttura continui ad essere al servizio dei romani, in particolare di un quartiere che ne ha molto bisogno? Il Csi si è impegnato a ripianare il debito, come riportato oggi da Il Messaggero, e in tanti ci auguriamo che riesca a spuntarla, fiduciosi anche in un intervento tempestivo di papa Francesco, che sa bene cosa significhi lo sport per i giovani, elemento che sottolinea spesso nei suoi discorsi. E comunque sarà quel che Dio vorrà. Il Dio vero, non il dio denaro.
(fonte: SISS Società Italiana Storia dello Sport)
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