Di Gian Marco non sentirete mai parlare come dei tanti ragazzi italiani che tutti gli anni lasciano il Paese per studiare all’estero. Non è un cervello in fuga, non se n’è andato con la valigia piena di lauree e master, né con un’idea per lanciare una nuova start-up.
È partito con un pallone, tanta passione e un progetto. Ma non è un cervello in fuga anche perché non è affatto fuggito. Ha lasciato l’Italia per dedicare il suo tempo agli altri. Dove gli altri, in questo caso, sono i bambini e ragazzi di un villaggio dello Zambia.
La storia di Gian Marco Duina, milanese e interista di 21 anni, comincia due anni fa con un infortunio che lo costringe a lasciare il campo, «una grande sofferenza», ma che non riesce a dividerlo dal calcio. Le partite rimangono un sogno finché, a febbraio del 2016, Gian Marco decide di partire per l’Africa con un obiettivo: trasmettere agli altri il suo amore per lo sport.
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