Ha ancora senso la separare le due manifestazioni? E se invece di distinguere Paralimpiadi e Olimpiadi si creasse un unico grande appuntamento con lo sport?
Rio 2016 è il prossimo grande appuntamento con lo sport mondiale di altissimo livello: dal 5 al 21 agosto del prossimo anno si svolgeranno lì le Olimpiadi. Staccate di poco più di due settimane - quasi un evento a sé - ci saranno poi le Paralimpiadi, dedicate allo sport per disabili, con gare di atleti con diverse disabilità.
Da sempre le Paralimpiadi seguono di qualche giorno la versione “regina” delle gare a cinque cerchi raccogliendo, di fatto, quello che rimane della grande attenzione mediatica concentrata nei primi giorni di competizioni. Ma a sfidarsi, anche quando si tratti di Paralimpiadi, sono sempre atleti di altissimo livello: campioni capaci di performance sportive incredibili. Ha senso, dunque, continuare a tenere distinti questi due eventi? E’ possibile che la loro separazione, nonostante la crescente attenzione verso le Paralimpadi, contribuisca anzi a sottolineare le differenze tra gli atleti, alimentando addirittura il pregiudizio sociale nei confronti della disabilità?
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