Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

giovedì 30 luglio 2015

I Giochi Mondiali di Special Olympics: così si cambia il mondo

LOS ANGELES. I Giochi Mondiali di Special Olympics, organizzazione che si occupa di sport per persone con disabilità intellettiva, si sono aperti con una bella Cerimonia a Los Angeles e sono il più grande evento sportivo del 2015: circa 7 mila atleti di 177 Paesi che gareggiano in 20 discipline (alcune “unificate”, come le chiamano, cioè con atleti con e senza disabilità insieme).
Ci sono anche gli Azzurri: 101, molti con le loro famiglie. Prime gare nella notte italiana fra domenica e lunedì (su Rai Sport e Fox Sport una rubrica quotidiana), chiusura il 2 agosto.
Lo sport fa nascere cultura. Come nelle discipline unificate: atleti con e senza disabilità che gareggiano insieme. Per farlo si preparano per mesi, si allenano e vivono insieme. Un rapporto che cambia gli uni e gli altri. Fa capire che occorre passare dall’integrazione all’inclusione: chi nasce con disabilità, in questo caso intellettiva, non deve essere integrato nella società, ma deve avere già il suo posto. Fondamentale.
- continua la lettura su Press-In anno VII / n. 1748 - Blog Invisibili - Corriere della Sera del 26-07-2015
(http://www.specialolympics.it/)

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