Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

sabato 7 febbraio 2015

Libro. Ovalia, il lato erotico del rugby

Se sei rugbista ti ci ritrovi, riga dopo riga, ed è puro godimento. Se sei un tifoso, leggendo resoconti e aneddoti, ti lasci andare a un: «Avrei fatto carte false per esserci». Rimpianto per un piacere mancato.
Per chi è un emerito profano è un libro che fa venire voglia di prenotare subito almeno un biglietto per il Sei nazioni (ma forse è troppo tardi, mancano meno due settimane all'inizio). Un piacere annunciato. Tutto questo è Ovalia dizionario erotico del rugby di Marco Pastonesi, ex rugbista e penna della Gazzetta dello Sport, esperta, ironica e fantasiosa.
Tanti si chiedono perché il pallone è ovale. Risponde Augustin Pichot, capitano dei Pumas: «Perché dentro ci sono più valori di un pallone rotondo». E dei valori della palla ovale si narra alla voce regole: «Avevo sei anni. Mi dissero: si corre avanti, si passa indietro. Per un bambino non è automatico. Poi capisci il senso. Cioè hai sempre bisogno di qualcuno che ti vanga dietro: in aiuto, in soccorso, in sostegno. E visto dall’altra parte: devi sempre aiutare, soccorrere, sostenere il tuo compagno» (Alessandro Troncon, una meta in Scozia-Italia al Sei Nazioni 2007). E infine alla voce calcio le differenze con il rugby. Sintetizza Vincenzo Cerami: «Il calcio somiglia all’Italia, il rugby allo sport».
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