Tutto iniziò così, dal desiderio di celebrare il Natale ognuno nella propria lingua, ognuno con le proprie sofferenze e i propri dolori, con i propri feriti e i propri morti; ma anche dalla volontà di far capire al proprio nemico, che era là davanti, in quelle trincee distanti appena poche decine di metri che un destino diverso, di pace e condivisione sarebbe stato possibile, almeno per poche ore, almeno per un giorno, a ricordare a tutti quegli uomini e all'umanità tutta che non era stata creata per sbranare i propri stessi figli, i propri stessi fratelli. e tra quelle trincee allora, come per magia, come per follia, spuntò un pallone.
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