Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

martedì 4 novembre 2014

Tiro a segno per ciechi ed ipovedenti: nuova sfida

(a cura di Gian Luca Pasini) La nuova sfida per il tiro a segno paralimpico è rappresentata dalla pratica della disciplina da parte di tiratori ciechi ed ipovedenti. Di questo in Italia si era già iniziato a parlare una decina di anni fa ed era stato avviato un percorso in via sperimentale a Bologna.
ANCHE IN ITALIA Attraverso indicazioni utili ricevute da Patrick Moor, membro della sub commissione IBSA che si occupa di tiro a segno per ciechi, il referente tecnico nazionale Giuseppe Ugherani ha iniziato a studiare il regolamento di questa specialità per tentarne l’introduzione anche nel nostro paese.
OLTRE IL CANNOCCHIALE Nelle competizioni attuali e ai prossimi Europei di Dadaj, in Polonia, sarà ancora utilizzato il cannocchiale acustico Swarowski, ma sono allo studio altri sistemi di tiro (EKO, Scatt, Wings Group). Già a luglio, in occasione dei Mondiali IPC di Suhl, si è svolto un evento dimostrativo del tiro a segno per ciechi con l’uso di carabine laser (simile all’attuale sistema utilizzato dagli atleti del biathlon paralimpico). I paesi partecipanti alla rassegna iridata, riuniti in assemblea, non si sono però espressi favorevolmente all’introduzione del tiro completamente elettronico.
MODALITA’ ACUSTICA Le prove pratiche effettuate da Ugherani a Cortona (Arezzo), in collaborazione con un tiratore volontario non vedente, sono state fatte in dry-fire (senza sparare) con l’utilizzo del simulatore di tiro Scatt in modalità acustica. Il regolamento tecnico di specialità prevede il tiro con la carabina ad aria compressa da effettuarsi su bersagli di pistola P10 ed utilizzando la stessa attrezzatura dei disabili fisici, ovvero sedia da tiro e tavolino. La posizione a terra viene eseguita come la R3, mentre la posizione standing (in piedi) è la stessa assunta dai normodotati.
FASE SPERIMENTALE Le simulazioni di tiro hanno dato un buon riscontro tecnico tanto che si pensa di poter avviare la specialità in fase sperimentale ai campionati Italiani di tiro a segno del prossimo anno, preceduti da qualche tappa di avvicinamento.
(fonte: Press-In anno VI / n. 2508 - La Gazzetta dello Sport del 04-11-2014)

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