Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

venerdì 28 novembre 2014

L’ultima jihad islamista ora è contro lo sport

Dall’Arabia all’Afghanistan educazione fisica nel mirino. Lo sport è considerato una minaccia alla virtù come lo era nell’Afghanistan dei taleban, che usavano lo stadio di Kabul per lapidare le adultere, ma come lo è anche a Riad, dove sebbene il 75% delle donne soffra di obesità l’educazione fisica resta fuori dalle scuole pubbliche femminili, e nell’Iran che condanna Ghoncheh Ghavami a un anno di carcere per il tentativo di assistere a una partita di pallavolo maschile (è stata appena liberata su cauzione).
Le teocrazie, al contrario delle dittature, non vanno d’accordo con lo sport. Mentre i regimi passati e presenti, dal nazi-fascismo al comunismo sovietico fino all’Uganda di Amin o alla Corea del Nord, hanno sempre pompato (anche letteralmente) i propri atleti perché rappresentassero la Potenza Nazionale e al tempo stesso assorbissero le energie giovanili, chi detta legge nel nome di Dio fa leva sull’antinomia corpo/spirito a tutto danno del primo.
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