Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 13 agosto 2014

Sport come passione, non come business: storie di resistenza dal basso

Un libro di Ivan Grozny e Mauro Valeri racconta di "dittatori" e sognatori, di burocrati e attivisti. Dalle mobilitazioni anti-Fifa in Brasile alle polisportive antirazziste e autogestite in Italia, fino allo sport praticato da rom e richiedenti asilo.
"Dalle Olimpiadi messicane del 1968, passate alla storia per il pugno chiuso di Smith e Carlos, ogni grande evento sportivo si è scontrato con episodi di contestazione. In un momento in cui lo sport, e in particolare il calcio, è sempre più un affare miliardario, in diverse parti del mondo sono emerse forme di resistenza sportiva organizzate da persone che non possono o non vogliono far parte dello spettacolo. Non è solo una questione di soldi, ma soprattutto di valori". Parte da questa considerazione "Ladri di sport. Dalla competizione alla resistenza", il libro di Ivan Grozny e Mauro Valeri (Global Books) che raccoglie storie e testimonianze di realtà su cui ancora molto poco è stato scritto, che vanno dalle mobilitazioni anti-Fifa in Brasile alle polisportive antirazziste e autogestite in Italia, dalle lotte contro la discriminazione allo sport praticato dai richiedenti asilo.
- continua la lettura su http://www.redattoresociale.it/

Nessun commento: