Esistono più “Italie”. Quella dei politici e dei nababbi, quella di chi non paga le tasse e quella della gente comune. Esiste l’Italia dei poveri e quella degli animalisti, financo c’è quella dei vegetariani. E c’è anche un’Italia cieca, non quella che non vuole vedere, ma quella che non può vedere. Quella vissuta dai non vedenti e dagli ipovedenti. E’ un’Italia importante anche quella, pure se spesso viene dimenticata perché la disabilità, se non la si vive in maniera diretta, non la si capisce.
Così diventa un piacere raccontare per una volta l’Italia dei non vedenti, che ha appena onorato lo sport conquistando a Worcester, in Gran Bretagna, la medaglia di bronzo nel campionato europeo. Certo, questa non è una news da prima pagina per i quotidiani, né da apertura d’un telegiornale. Ma è una di quelle notizie che fa sentire importanti chi raggiunge il traguardo d’un podio europeo e chi è rimasto a casa.
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