Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 22 maggio 2013

Palestra per tutti: viaggio nel mondo del fitness accessibile

Non solo agonismo e competizione. C'è chi ama praticare sport senza scendere in pista. Per svago e per combattere lo stress. Anche per le persone disabili si moltiplicano le occasioni per frequentare palestre opportunamente adattate.
Aumento della forza e della resistenza muscolare, maggiore mobilità, fiducia in se stessi, contrasto all'ansia e allo stress: sono solo alcuni dei benefici del fitness. Se poi a praticare attività fisica è una persona disabile, allora i vantaggi crescono in modo esponenziale.
Così come crescono, in Italia, le esperienze nate per offrire l'accesso a palestre con strutture e spazi adeguati a chi ha una disabilità. Non si tratta solo di eliminare le barriere architettoniche, ma soprattutto di offrire strumenti e personale preparato in modo da rispondere alle esigenze e valorizzare le potenzialità di ognuno. Insomma, luoghi in cui far lavorare il corpo, ma dove è anche possibile favorire le relazioni interpersonali e superare diffidenze e pregiudizi. Luoghi che erano stati raccontati nel numero 11/2012 della rivista SuperAbile, edita dall'Inail.
Il viaggio nel mondo del fitness inizia da Aosta, dove all'inizio di quest'anno l'associazione dilettantistica Disval (Disabili sportivi valdostani) ha inaugurato - all'interno del Palaindoor - una "palestra per tutti", grazie al sostegno dell'Inail regionale, della Regione e di Technogym. Si tratta del primo caso a livello nazionale di una struttura messa a disposizione dei disabili, ma concepita anche come palestra aperta a tutti.
- continua la lettura su http://www.superabile.it/

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