Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

giovedì 6 dicembre 2012

Miur: "Dobbiamo andare nella direzione della scuola di tutti e di ciascuno"

“La scuola deve essere un punto di partenza non solo per la vita professionale, ma anche per la pratica sportiva, che a me personalmente ha fatto rinascere”: è quanto scrive Andrea Macrì, il ragazzo che, il 22 novembre 2008, rimase sepolto dal crollo di un solaio nella sua scuola: ne uscì vivo, con una lesione midollare.
Oggi la sua testimonianza arriva, tramite una lettera, al seminario nazionale “La via italiana all'inclusione scolastica", organizzato dal Miur. A riportare la sua testimonianza è Marco Rossi-Doria, sottosegretario all'Istruzione, che ha delega in materia di integrazione scolastica, che in questa occasione presenta la nuova Direttiva ministeriale. “Continua la storia del fortissimo investimento del nostro Paese nell'inclusione – spiega il sottosegretario – Oggi ci sono 200 mila alunni disabili e 100 mila docenti di sostegno: sono numeri straordinari. La nuova direttiva va nella direzione dell'ottimizzazione delle risorse, del miglioramento del modello italiano e della possibilità d'intervento personalizzato. Il bisogno educativo speciale non è solo la disabilità, ma può essere anche momentaneo:dobbiamo andare nella direzione della scuola di tutti e di ciascuno”.
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