Guardare un arto muoversi attiva le aree cerebrali motorie e questo potrebbe facilitare il recupero dei danni da disuso.
Quando ci viene tolto il gesso da un braccio o una gamba i muscoli, per colpa
della forzata immobilità, sono meno tonici e paiono “rimpiccioliti”. Qualcosa di
simile succede anche alle aree cerebrali che sovrintendono al movimento di
quegli arti, che vanno incontro a una sorta di “atrofia da disuso”; tuttavia
stando a dati discussi durante la manifestazione dedicata a sport e benessere Rimini
Wellness è possibile attivare queste aree e impedirne il
“deterioramento” sfruttando il fatto che esse si accendono anche osservando
movimenti svolti da un altro soggetto, grazie alla presenza di particolari
cellule cerebrali chiamate neuroni specchio.
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