Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

domenica 13 maggio 2012

Brescia. L´altro sport e gli studenti protagonisti al San Filippo

Grande successo e partecipazione per la nona edizione de «I giovani per i giovani», L´evento promosso dal Lions ha portato sul campo centinaia di ragazzi che hanno assistito a gare di basket e tennis tra atleti diversamente abili.
Hanno provato a giocare a tennis seduti in carrozzina e a palla bendati. Un´emozione forte, tanto da convincersi che quei compagni spesso considerati a torto «diversi», in realtà, sono uguali a loro, persino più coraggiosi.
L´esperienza è stata proposta ieri mattina agli alunni che hanno partecipato alla nona edizione de «I giovani per i giovani», manifestazione sportiva promossa dal Lions Club al centro San Filippo. Centinaia di ragazzi dalle elementari alle superiori hanno assistito a tornei di basket, tennis in carrozzina e torball, specialità sportiva riservata ad atleti non vedenti. Questa disciplina, essendo la meno conosciuta, ha sollevato grande interesse.
IL GIOCO, tre contro tre, consiste nell´intercettare una palla contenente campanelli, evitando di farla finire nella rete alle proprie spalle. «Grazie a stimoli sonori e tattili come tappetini e linee a terra, nel silenzio del pubblico gli atleti intuiscono la traiettoria e parano - ha spiegato l´assessore allo sport massimo Bianchini -; una disciplina, come tante altre intraprese da disabili, che toglie chi ha subito incidenti dall´isolamento». «Un momento di grande valore per i ragazzi - ha sottolineato la dirigente dell´Usp Maria Rosa Raimondi - che insegna che la convivenza fra diversità può essere di grande stimolo».
Sul valore educativo dell´iniziativa tutti si sono dimostrati d´accordo:«A scuola abbiamo parecchi ragazzi disabili, praticamente uno per classe - ha raccontato Silvia Mazzarella, docente di educazione fisica dell´Istituto Falcone - dunque ci siamo attrezzati e pratichiamo già il bascket in carrozzina».
Della scuola ha provato a giocare a torball un alunno non vedente, Matteo Vezzoli, 16 anni, molto soddisfatto di aver tentato, e con lui Mattia Buffoli, 17 anni:«Per chi ha la fortuna di non avere problemi è un´esperienza che fa effetto - ha dichiarato -; pratico calcio, ma devo dire che il torball è davvero difficile».
La forza di questo evento, secondo l´organizzatrice Amelia Casnici Marcianò, è proprio l´interazione col pubblico «di grande impatto emotivo e che fa molto riflettere». Riflessione che si rende necessaria soprattutto in un periodo in cui i tagli ai servizi alla disabilità, a Brescia, sono stati netti:«La nostra città ha da poco aderito alla Convenzione Onu sui diritti di cittadinanza delle persone con disabilità - ha ricordato l´assessore Diego Ambrosi, ieri presente all´iniziativa -: stiamo lavorando con le associazioni della consulta per la vita sociale per capire quali siano le priorità da mantenere».
La dichiarazione arriva dopo un momento di forti tensioni tra le associazioni di disabili e la giunta comunale, riunite per un confronto lunedì e in attesa di un secondo incontro domani, annunciato dallo stesso Ambrosi.
Tra gli atleti veterani, i giocatori dell´associazione Icaro:«Il contatto con i più giovani è per noi fondamentale, per questo spesso andiamo nelle scuole - ha spiegato Luca Savardi, presidente -: da un lato per sensibilizzare chi ha la fortuna di non aver subito traumi, dall´altro per reclutare nuovi atleti».
Secondo Savardi, lo sport è un modo per superare lo shock che un giovane subisce a seguito di un incidente che lo rende disabile e, vedendo le conseguenze, serve a far capire a tutti gli altri che l´attenzione in auto, in moto o sul lavoro non deve mai venir meno.
Lo stupore del pubblico, oltre che per le prestazioni degli atleti, è stato rivolto anche alle attrezzature:«Oggi come oggi il mercato offre carrozzine all´avanguardia - ha spiegato Savardi -, il problema è il costo, che si aggira intorno ai 5.000 euro l´una. Anche i nostri tornei sono costosi: per il basket spendiamo circa 80mila euro all´anno tra spostamenti e attrezzature».
di Michela Bono
(fonte: Press-In anno IV / n. 1134 - Bresciaoggi del 10-05-2012)

Nessun commento: