Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 2 marzo 2011

Trento. La montagna è per tutti, presentata l’iniziativa sostenuta dalla provincia

Si chiama "MONTAGNA ACCESSIBILE" il progetto realizzato dall'associazione SportABILI Onlus di Predazzo, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, che è stato presentato presso la sede di piazza Dante.
Il progetto ha prodotto la raccolta e catalogazione di quattordici percorsi tra malghe e rifugi delle Dolomiti con difficoltà superabili da una persona in carrozzina, anche elettrica, meglio se accompagnata. La cartografia degli itinerari è diventata una cartina ed è disponibile anche on-line. Alla presentazione hanno partecipato l'assessore provinciale all'istruzione e sport Marta Dalmaso, la presidente dell'associazione SportABILI Onlus Iva Berasi ed inoltre gli atleti Gianluigi Rosa di Lavis e Gianluca Cavalieri di Vigolo Vattaro che recentemente, con la squadra di Sledge Hockey, hanno conquistato la medaglia d'oro al campionato europeo svoltosi in Svezia. I due sportivi hanno ricevuto dall'assessore un riconoscimento per il loro successo.
L'obiettivo di "MONTAGNA ACCESSIBILE" è avvicinare a tutti la montagna, a prescindere dalle personali abilità fisiche, intellettive e sensoriali.
Il progetto ha prodotto una cartografia dedicata che comprende quattordici percorsi, di fondovalle e di montagna, catalogati e descritti in una cartina e disponibili anche sul web all'indirizzo www.sportabili.org. I percorsi coprono un arco territoriale che, interessando praticamente tutta la Val di Fiemme, va dalle zone attorno ad Anterivo e Trodena per arrivare fino a Paneveggio e Passo Rolle. Per ognuno sono indicate le caratteristiche, i dislivelli, le possibili difficoltà, l'accessibilità a malghe e rifugi.
L'associazione SportABILI, con l’aiuto di rappresentanti delle Guide Alpine e degli Accompagnatori di territorio e la collaborazione della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo, di consulenti informatici e di esperti di cartografia, ha curato la stesura della mappa dei percorsi rendendola disponibile anche on-line secondo criteri di accessibilità.
"Ho sostenuto questa iniziativa - ha detto l'assessore Dalmaso - con convinzione. La montagna è un patrimonio prezioso ed è nobile l'impegno a renderlo fruibile a tutti. Questo progetto, che nasce all'interno di una sensibilità collaudata nel tempo, può diventare uno strumento da applicare in tutto il territorio provinciale. E' bello pensare a tutte le persone che potranno vedere in sicurezza alcuni dei luoghi più suggestivi delle nostre montagne".
Come detto, i percorsi mappati sono 14 e possono essere transitati da persone disabili in carrozzina, meglio se accompagnate. Intereressano la zona della Valle di Fiemme ma si allungano sul Primiero e sulla Valle di Fassa. Un altro risultato di questo lavoro di mappatura è stato anche quello di aver ottenuto l’impegno di alcuni gestori di rifugi a sbarrierare il proprio esercizio.
Della cartina sono state stampate 3000 copie ma gli itinerari sono scaricabili dal sito dell'associazione SportABILI. Il portale web di SportABILI è dotato di una tecnologia che consente di visualizzare online, attraverso webGis Microland, la nuova cartografia e i percorsi selezionati. Si possono consultare online le schede informative di dettaglio di tutti i percorsi, con la possibilità di scaricarle sul proprio computer e stamparle.
Secondo gli esperti praticare discipline sportive è per il diversamente abile un fondamentale fattore di recupero fisico, funzionale e sociale, un elemento di inclusione e di partecipazione alla vita comunitaria. L’attività sportiva permette inoltre al disabile di riaffermare la “propria piena autonomia”.
"Sono circa 4,5 milioni - ha precisato la presidente di SportABILI Iva Berasi - le persone diversamente abili in Italia. Di queste circa 3 milioni sono affette da disabilità fisica mentre 1,5 milioni da disabilità mentale o psichica. Riferendo il dato alla sola disabilità fisica, in quasi il 75% dei casi si tratta di persone normodotate diventate diversamente abili a causa di incidenti. Molte facevano sport prima e continuano a farlo dopo."
(fonte: Press-IN anno III / n. 693 - La Voce del NordEst del 02-03-2011)
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