Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

domenica 4 ottobre 2009

Piscine mondiali. Soldi pubblici e niente bandi

I tre poli natatori dati in gestione, senza bando, alla Federazione. Il Cogisco, coordinamento gestione iimpianti sportivi comunali: «Concorrenza sleale».
«Concorrenza sleale», «per­plessità sulla conformità delle assegnazioni», «gestioni date senza bando». I Mondiali di nuoto sono finiti da diversi mesi, ma le polemiche nuota­no ancora. Il Cogisco (Coordinamento gestione impianti sportivi co­munali) ha scritto al Comune, con una nota (protocollo n. 169) inviata il 16 settembre 2009. La relazione è durissi­ma, è diventata oggetto di una seduta della Commissio­ne consigliare Sport e cultura ma soprattutto è finita al cen­tro di uno scontro politico, tut­to interno agli ex di An, che ri­schia di portare alle dimissio­ni il delegato allo sport Ales­sandro Cochi. Il consigliere, ie­ri, era piuttosto arrabbiato: e sta pensando seriamente di ri­mettere il mandato.
Tutto nasce dalla firma, di qualche giorno fa, sulle con­venzioni per le piscine pubbli­che dei Mondiali: Ostia, Pietra­lata e Valco San Paolo. Atto ne­cessario, quello sottoscritto da Cochi, per far partire effetti­vamente i tre poli natatori, an­cora fermi ai box. Ma poco do­po la firma, lo scorso 30 set­tembre, si è riunita la commis­sione Sport e cultura. Nella se­duta, dopo lo stadio della Ro­ma, «si passa ad esaminare la nota del Cogisco, avente per oggetto la realizzazione e la fu­tura gestione di nuovi impian­ti natatori, dati in concessione alla Federazione italiana nuo­to ancora prima di essere co­struiti ». La relazione del presidente Federico Mollicone (Pdl, ala rampelliana) è netta: «Il Cogi­sco - si legge nel verbale - rap­presenta alcune perplessità circa la conformità di tali ope­razioni alle deliberazioni n.85/2007 e n.170/2002. Si te­me, infatti, che gli impianti concessi alla Fin siano gestiti in modo tale da costituire, nei confronti degli impianti già esistenti, una concorrenza sle­ale in quanto realizzati con fondi pubblici e assegnati sen­za apposito bando». Le pisci­ne in questione sono quelle che dovevano essere il fiore al­l’occhiello dei Mondiali.
Ma, come documentato dal Corrie­re , a Pietralata ci sono i cancel­li sbarrati, ad Ostia - che di­venterà un centro federale, con spazi ridotti per i cittadini - ci si organizzano feste e sera­te
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