Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

lunedì 12 ottobre 2009

Piacenza. Nelle scuole cento atleti diversamente abili «Le richieste sono anche di più, ma mancano i soldi»

Il "Progetto Scuola" avviato dal Cip (Comitato Italiano Paralimpico) riparte nel segno della continuità ma anche dell'innovazione. Se, dalla parte della continuità, si vuole rendere più accessibile lo sport nelle scuole di Piacenza e provincia, sul versante delle innovazioni si contano due elementi fondamentali.
La prima è il nome del progetto, ribattezzato per quest'anno scolastico "Sport e integrazione". La seconda è il numero crescente di ragazzi diversamente abili assistiti dal progetto: dai 91 dall'anno scolastico 2008-2009, si arriva al centinaio del 2009-2010.
«Un aumento piccolo, ma visti nella globalità i numeri sono significativi - racconta il delegato del Cip provinciale, Franco Paratici -. L'anno scorso, l'obiettivo era arrivare a 100 ragazzi partecipanti. Per un soffio non ci siamo riusciti, ma il traguardo è stato ugualmente tagliato nella stagione didattica appena iniziata». In totale, hanno aderito a "Sport e integrazione" 28 scuole di città e comuni del piacentino; le discipline praticate dai giovani diversamente abili sono 11. «In più, il progetto vuole sensibilizzare anche i ragazzi normodotati allo sport dei loro compagni meno fortunati - precisa Paratici -. Con il progetto del Cip, entreremo in contatto con oltre 2.500 studenti di elementari, medie e scuole superiori». Ma tanto resta ancora da fare. «Se in questo momento accettassimo tutte le richieste delle scuole al Cip, il numero di partecipanti salirebbe almeno a 120 ragazzi - rileva il responsabile provinciale -. Purtroppo non possiamo accontentare tutti gli ist ituti: i fondi per le attività sono rimasti quelli stanziati per il progetto nelle sue fasi iniziali degli anni passati. Bisogna ricordare che i diversamente abili nelle scuole del territorio piacentino sono 850, con almeno 400 casi che possono essere ritenuti più urgenti». Il progetto sull'attività sportiva per i ragazzi disabili avviato dal Cip piacentino, secondo paratici, è quello con le cifre più rilevanti di tutta Italia. Tanto da essere stato preso come modello da parte della Regione per poi essere diffuso nelle altre province dell'Emilia Romagna.
Riccardo Delfanti
(fonte: Press-IN anno I / n. 2545 - Libertà del 12-10-2009)
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