Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 9 settembre 2009

Milano. Homeless world cup, il calcio salva i ragazzi di strada

Tra i 16 e i 18 anni i giocatori della Nigeria: oggi vivono ospitati in comunità per minori. Kuku, l'educatore: ''Cerchiamo di offrirgli una formazione umana e professionale''.
Fra gli oltre 500 giocatori che partecipano alla Homeless world cup, spiccano per i loro volti da adolescenti. Sono i ragazzini della Nigeria, hanno dai 16 ai 18 anni. "Sono ragazzi che hanno vissuto nelle strade di Lagos -spiega Yomi Kuku, l'educatore che li accompagna in questa trasferta italiana-. Oggi vivono in comunità per minori e cerchiamo di offrirgli una formazione umana e professionale". Le comunità in cui vivono sono gestite da Search & Groom, una ong che attraverso lo sport cerca di salvare i numerosi ragazzi di strada della Nigeria. Alla Homeless world cup sono ben 6 le squadre che provengono dall'Africa: oltre a Nigeria, Sud Africa, Malawi, Costa d'Avorio, Ghana e Namibia. Lo sport viene vissuto come un'occasione di riscatto.
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