OSTIA (Roma) - Alemanno lo aveva definito un «grande regalo» per i cittadini di Ostia. E lo aveva fatto proprio nel giorno dell'inaugurazione del polo natatorio del Lungomare Duilio, in risposta a chi lo aveva accolto con cartelli e contestazioni.
Ma i cittadini quel regalo non solo non l'hanno mai ricevuto, non hanno neanche potuto scartarlo e non sanno se sia realmente destinato a loro.
La confezione senza dubbio colpisce: mille metri quadrati, due piscine coperte (da 33 e da 21 metri) e una olimpica (50 metri) all'aperto, 1.500 posti in tribuna e centinaia di parcheggi, una palestra e diversi spogliatoi, un bar e una mensa, sala tv e zona uffici, una sala conferenze e 80 stanze nella foresteria. Ma il contenuto nasconde una brutta sorpresa: ovvero il polo natatorio si è trasformato in un centro federale, come quello di Verona, dove si alleneranno le nazionali italiane e dove si disputeranno le competizioni di un certo livello.
«E così a noi rimarrà solo lo scempio costruito abusivamente a meno di 200 metri dal mare, a dispetto di quanto prevede la legge, senza neanche poterne usufruire», tuonano cittadini e comitati nati ad hoc
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