Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

sabato 2 maggio 2009

Palestra «no limits» anche se il bimbo soffre d`asma

L`asma non va d`accordo con capriole e tuffi? Niente di più sbagliato. "Le mamme dei bambini asmatici non dovrebbero chiedere l`esonero dall`ora di educazione fisica né impedire altre attività sportive ai bimbi".
Il consiglio alle iperprotettive madri italiane arriva da Vito Brusasco, presidente della Società italiana di medicina respiratorio (SIMeR): "I bambini asmatici devono poter provare tutti gli sport e praticare quello in cui si sentono più bravi e portati", assicura lo specialista. Si comincia a scuola, non lasciando il bimbo in classe mentre i compagni sono in palestra. Unica avvertenza: "L`importante è tenere sotto controllo il bimbo e le sue reazioni".
Attività fisica e il disturbo cronico del respiro che colpisce in Italia 3 milioni di persone non sono incompatibili. Ci sono grandi campioni dello sport a cui l`asma non ha impedito di vincere trofei e medaglie, come i nuotatori Mark Spitz e Federica Pellegrini. Un dato che fa pensare: dai giochi olimpici del 1976 a quelli del 2000, gli atleti asmatici sono più che raddoppiati, passando dal 9,7% al 21,9%. Uno sguardo alle iscrizioni e la sorpresa è ancora più grande: con l`asma non si va alle Olimpiadi per partecipare a competizioni "sedentarie", anzi. Niente tiro con l`arco, quindi, ma gare tra le più faticose, dallo sci di fondo alla maratona.
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