Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

martedì 17 febbraio 2009

Più forti dell'handicap grazie al golf

Bologna. Un call center per golfisti disabili. E' l'ultimo progetto della Figd (Federazione Italiana Golf Disabili) che renderà operativo il numero telefonico a partire dal 21 febbraio e sarà attivo tutti i giorni, dalle 9 alle 18.
Telefonando al 348.27.34.232 chiunque potrà ricevere informazioni sull'attività della federazione, sul tesseramento, sulle gare in calendario e sui campi attrezzati ad accogliere giocatori disabili, potendo programmare così le proprie giornate sul green. «Negli ultimi anni sono cresciuti i tesseramenti spiega Danilo Redaelli, presidente Figd ed è aumentata anche la sensibilità di molti golf club che si stanno attrezzando per poter rendere accessibili a tutti i giocatori i propri campi. Ma non tutti ancora sanno che è possibile giocare a golf a dispetto di qualsiasi disabilità fisica». Il call center si troverà fisicamente al golf club Il Grifone di Imola, che è anche uno dei sette campi in Italia riconosciuto da Figd e Fig (federazione italiana golf) come centro tecnico federale per disabili. «In primavera, poi, un apposito team di maestri di golf e progettisti visiterà gli oltre venti campi dell'Emilia Romagna per rilasciare una certificazione di idoneità al gioco per i disabili. I circoli riceveranno così una lista dei lavori che dovrebbero fare per abbattere le barriere architettoniche o delle attrezzature di cui dotarsi per essere completamente accessibili a chiunque». In Italia i centri tecnici federali riconosciuti sono sono sette, ma altri campi si stanno attrezzando. «Al momento, l'unico campo completamente accessibile è quello del Cus di Parma da me progettato, in cui sono stati installati anche perco rsi tattili e sensoriali per i non vedenti», precisa Redaelli, architetto e docente al Politecnico di Milano dove si occupa proprio di barriere architettoniche. «Il golf è uno dei rari sport in cui normodotati e disabili possono giocare alla pari e gareggiare nella stessa competizione con le stesse regole. E questo grazie all'handicap di gioco che hanno tutti i golfisti. Basti pensare che il nostro miglior tesserato è Pierfederico Rocchetti del circolo Roma Acquasanta: 2.4 di handicap. Quanti normodotati potranno mai abbassare così il proprio hcp?».
(fonte: Press-IN anno I / n. 240 - Il Resto del Carlino del 17-02-2009)
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