Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

giovedì 6 novembre 2008

Prevenire il diabete tramite lo sport, presentato il decalogo del Coni

Roma - La prevenzione del diabete attraverso l'attivita' fisica: il Coni e la federazione italiana hockey hanno presentato al Foro Italico il "decalogo" di questa iniziativa. Sono intervenuti il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il presidente della Fih, Luca Di Mauro, il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti e il senatore Antonio Tomassini, presidente della commissione Igiene e sanita' del Senato. All'iniziativa hanno collaborato l'Aniad, Associazione nazionale italiana atleti diabetici e la Novo Nordisk, azienda impegnata nella ricerca e nella cura del diabete.
Petrucci ha ricordato l'importanza dello sport per la salute: "La lotta alla sedentarieta' e all'obesita'- ha detto- fa parte sicuramente del messaggio dell'attivita' sportiva". Scotti ha sottolineato come il diabete, malattia un tempo tipica del mondo sviluppato, sia ormai diffusa anche in quei Paesi che hanno conosciuto in tempi recenti un rapido sviluppo economico.
Il "decalogo barometro sul diabete e attivita' fisica in Italia" rappresenta un'applicazione delle 'call to action' emerse nel rapporto Dawn (Diabetes attitudes wishes and needs) italiano, studio sui desideri e le necessita' delle persone diabetiche presentato nel 2007 al ministero della Salute.
Questo il decalogo:
1. Una regolare attivita' fisica e' necessaria per ottenere un buono stato di salute psico-fisico e migliorare la qualita' di vita.
2. La sedentarieta' e una cattiva alimentazione predispongono l'insorgenza delle moderne malattie croniche: obesita' e diabete di tipo 2.
3. La crescita vertiginosa di obesita' e diabete nell'adulto e nel bambino devono essere contrastate, in prima istanza, con la modifica degli stili di vita: alimentazione e attivita' fisica.
4. Un sano stile di vita (attivita' fisica regolare e alimentazione corretta), e' in grado di prevenire o ritardare l'insorgenza del diabete di tipo 2 ed e' un mezzo terapeutico efficace al pari della terapia farmacologica. Nelle persone con diabete di tipo 1 contribuisce, unitamente alla terapia farmacologica a un consapevole miglioramento nella gestione del controllo metabolico, del benessere psico-fisico e dell'autostima.
5. Un sano stile di vita prevede l'accumulo giornaliero di almeno 30 minuti di attivita' fisica di intensita' lieve/moderata.
6. Per ottenere maggiori benefici e' necessario un impegno complessivo di 60 minuti in attivita' fisica ad intensita' moderata/intensa nell'arco della giornata.
7. Per intraprendere un programma di esercizio sicuro ed efficace, sono fondamentali: una valutazione preliminare da parte del medico, la prescrizione e la supervisione dell'esercizio da parte dell'esperto in attivita' motoria.
8. Qualora non sussistano controindicazioni, e' auspicabile integrare all'esercizio aerobico (ad es. cammino, bicicletta, nuoto) l'esercizio di forza (esercizi con i pesi) unitamente a esercizi per la flessibilita'.(ginnastica a corpo libero).
9. L'integrazione tra l'attivita' fisica nel tempo libero e l'esercizio fisico supervisionato e controllato e' la condizione ideale per ottenere i massimi benefici.
10. Per trasformare questi principi in azioni e' necessaria l'interazione dei principali attori coinvolti nel processo: istituzioni, medici, esperti dell'esercizio, associazioni di persone con diabete ed educatori.
(fonte: Redattore Sociale)
Link: http://www.aniad.org/

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