Il progetto “Oltre l’ostacolo” coinvolge 150 studenti della scuola media Pacinotti Bellaria e Asha puntano a formare anche una squadra di basket in carrozzina.
L’obiettivo a lungo termine è quello di sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti dei portatori d’handicap. Quello di medio periodo, invece, sarà formare una squadra di basket di giocatori in carrozzina. Nell’immediato, però, ci sono due appuntamenti: una partita di pallacanestro in sedia a rotelle e la presentazione dell’iniziativa che coinvolgerà 150 giovani studenti della scuola media Pacinotti di Pontedera. Il progetto si chiama “Oltre l’ostacolo” ed è realizzato dall’associazione Bellaria Solidarietà, in collaborazione e l’Associazione sportiva e culturale handicappati (Asha).
La partita in carrozzina. Tutto avrà inizio giovedì 10 dicembre, quando al palazzetto dello sport del centro sportivo della Bellaria, in viale Europa. Alle 19 ci sarà la presentazione del progetto “Basket in carrozzina”, che s’inserisce in “Oltre l’ostacolo” a cui seguirà la partita di pallacanestro in sedia a rotelle. In campo ci saranno ex giocatori di questa disciplina, sia uomini che donne. Alle 21, invece, è in programma una cena il cui ricavato sarà devoluto alla fondazione Vertical per la ricerca sulle lesioni spinali.
Operazione scuola. A questo primo appuntamento ne seguiranno molti altri. Almeno fino a giugno e coinvolgeranno cinque sezioni della scuola media Pacinotti. Saranno gli operatori delle due associazioni promotrici del progetto a gestire le lezioni con i giovani studenti che avranno una doppia cadenza mensile. In pratica due mezze giornate al mese per insegnare ai ragazzi cosa significa essere portatori di handicap, ma anche al rispetto e alla sensibilità verso le persone che devono convivere con questo genere di problemi. «È una operazione non semplice, ce ne rendiamo conto - dice Christian Martini, presidente dell’associazione Bellaria solidarietà - ma crediamo sia doveroso affrontare il tema dell’handicap con le nuove generazioni. E questo è solamente il primo passo».
Via le barriere architettoniche. Già, perché il progetto prevede anche una interazione con l’amministrazione comunale per un piano di abbattimento definitivo delle barriere architettoniche dalla città. «Anche in questo caso non sarà facile - prosegue Martini- ma un progetto di questo genere non può ignorare il fatto che a Pontedera esistono ancora molti ostacoli per i portatori di handicap. O anche per chi li assiste e che spesso si trova a dover spingere una carrozzina sopra un marciapiede che non ha il piano ribassato adatto per questo genere di mobilità».
Il sogno di una squadra. Le lezioni con gli studenti si concluderanno a giugno, col termine dell’anno scolastico. Ma avranno un’appendice con una sorta di torneo di basket in carrozzina con bambini normodotati e portatori di handicap che si sfideranno a colpi di canestro. Ma questo sarà propedeutico alla creazione di una vera e propria squadra di basket in carrozzina che possa cominciare un’attività in grado di far eliminare pregiudizi e indifferenza e generare solidarietà e attenzione nei confronti di chi è costretto tutti i giorni su una sedia a rotelle».
di Andreas Quirici
(fonte: Press-In anno VII / n. 2792 - Il Tirreno del 04-12-2015)
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